Fattura airbnb e reddito per dichiarazione tasse

Risolto!
Fulvio1
Level 1
Grosseto, Italy

Fattura airbnb e reddito per dichiarazione tasse

Buonasera atutti, vorrei sapere se la fattura airbnb arriva tramite mai oppure tramite posta ordinaria. Per il commercialista devo dare l'importo netto che ho ricevuto dai guest oppure quello lordo di airbnb?

Grazie a tutti anticipatamente

159 Risposte 159
Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

Ciao @Cristiano25

mi dispiace non poterti essere utile in quanto non sono minimamente esperta in questo genere di temi: il mio consiglio è quello di fare le proprie ricerche e quindi rivolgersi ad un professionista fiscale in caso di dubbi. 

 

A presto,

Fra

 


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Maura56
Level 2
Gravedona ed Uniti, Italy

A me risulta che si debba dichiarare il lordo ( purtroppo) non il netto 

Marella0
Level 2
Milan, Italy

Ho chiesto informazioni via chat ad Airbnb e mi hanno detto che a fine anno devo stampare resoconti del guadagnato (le fatture insomma) e consegnarle al commercialista che le inserita in dichiarazione dei redditi con cedolare secca (tassa 21%) oppure come Redditi diversi.

Quelli che però vi chiedo è:
Se scelgo Redditi diversi o Redditi da fabbricato siete certi che non debba avere comunque contratti turistici con i singoli ospitati ?

Grazie ! Marella
Marco65
Level 6
Rome, Italy

Scusami Marella, sono proprio newbie! Stampare i resoconti del guadagnato che vuol dire? Devo stampare quelli che vengono indicati come itinerari? O esportare il guadagno lordo in formato CSV e consegnarlo poi al commercialista? Perché di fatture pure e semplici non ne vedo! Grazie per la risposta...

Ciao Marco,

Anche io mi pongo la stessa domanda, secondo me bisogna consegnare CSV al commercialista, ma dubito che vada bene per agenzia entrate. Occorre una ricevuta/ fattura totale da chiedere a  ABNB, credo. Se invece hai novità in merito, fammi sapere, grazie. Intanto chiedo al commercialista. 

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Maria664

 

Al commercialista o al CAF devi fornire l'elenco dei soggiorni con l'indicazione della data di arrivo, data di partenza, IMPORTO LORDO pattuito con il conduttore e risultante dal CONTRATTO che devi sempre stipulare; meglio ancora se oltre al contratto fai anche una ricevuta.

Il CONTRATTO serve in caso di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza (oltre ad essere assolutamente opportuno visto che consegnate la casa ad uno sconosciuto).

Il rapporto é tra il proprietario e l'ospite; il portale fa solo da intermediario per la pubblicizzazione dell'alloggio e per l'incasso, ma fattura solo le sue commissioni, non l'intero ammontare del soggiorno.

Ricordo anche che:

- bisogna preventivamente segnalare l'avvio di questa pratica di affitto turistico al proprio Comune;

- segnalare TUTTI gli ospiti alla Questura, attraverso il portale alloggiatiweb (richiedere preventivamente le credenziali di accesso - user e password);

- verificare se il Comune richiede l'imposta di soggiorno, e le modalitá di riscossione dall'ospite e versamento al Comune. 

 

Al fine di evitare onerose sanzioni, verificate, PRIMA  di iniziare, tutte le incombenze relative all'affitto della propria casa: a seconda del tipo di "infrazione" tali sanzioni possono essere anche molto pesanti, si da un punto di vista economico che altro (la mancata segnalazione degli ospiti alla Questura, ad esempio, é reato PENALE).

 

Salve @Roberto143

Non ho assolutamente capito, e mi scuso: come si fa a fare un contratto ogni 3 giorni?

Grazie, 

Antonella

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

Scusa @Antonella95, cos'è che non capisci? "contratto" o "3 giorni"?

Qual'è il problema? Pigrizia?

Perche "tecnicamente" non vedo ostacoli.

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Antonella95

A dirla tutta poi, fare "affitti" brevissimi (2-3 giorni) in via continuativa non è proprio indicativo di una locazione, benchè turistica.

Ancorchè non  sia stabilito un periodo minimo di soggiorno (in passato era riportato in più parti il minimo di 7 giorni, ora mi sembra non ci sia più), un turn over elevato di ospiti é più caratteristico di una attività ricettiva vera e propria.

Probabilmente fosse solo questo, potrebbero non esserci conseguenze in un eventuale accertamento della GdF... certo che se c'è l'elevato turn over, non ci sono contratti, e magari per sbaglio si fanno colazioni o cambio biancheria, allora sarà ben difficile obiettare ad una eventuale sanzione per esercizio abusivo di attività ricettiva.

Mi dispiace se non soddisfo i suoi standard di intelligenza, proattività e cultura in materia,

proverò a spiegarmi meglio. 

 

Non capisco COME fare un contratto ogni 3 giorni, nel senso che come guest non ho mai firmato niente,

come host non faccio firmare niente. Airbnb, a Roma e in tutti gli altri paesi visitati.

Mai sentito parlare di contratti, e a dispetto della mia pigrizia, mi sono mossa molto e per tutta Roma, 

al fine di essere in regola. Ecco perché le chiedevo, qualora mi fosse sfuggito. Io affitto ogni 3 notti, fino ad un massimo di 20.

 

Airbnb a ROMA (altrove non so) NON è definito come struttura recettiva, ma solo come ALLOGGIO PRIVATO AD USO TURISTICO, e non trovo leggi che mi parlano di contratti. Inoltre, non devo assoluamente dare servizi di pulizia o colazione, così come appreso dal SUPAR che mi ha rilasciato il permesso di Alloggio Privato ad uso turistico.

La tassa di soggiorno  fino alla data 21 ottobre 2016 non era da applicarsi, proprio perché trattasi di airbnb e ancora in questa Capitale non c'è regolamentazione. (oggi devo tornare al SUPAR a chiedere)

A questo punto, resta anche per me il come gestire le tasse. 

 

PER LE TASSE: Intravedo solo la possibilità di salvare gli introiti di tutte le prenotazioni (da le tue prenotazione--> cronologia) e poi scaricare i costi airbnb inerenti la piattaforma. Il resto spero lo farà la commercialista. 

Ma se qualcuno ha già una soluzione rodata e la vuole condividere.. 🙂

 

Grazie comunque per le sue risposte, Roberto.

Antonella 

 

 

 

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

Scusa @Antonella95, ma rispondiamo tutti i giorni alle stesse domande... se fai una ricerca troverai centinaia di post dove spieghiamo sempre le stesse cose... ti sei inserita in un post già abbastanza dettagliato... concedimi almeno un pizzico di sarcasmo...

 

Detto questo, la LOCAZIONE TURISTICA, è regolata dagli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile e dall’art. 1, comma 2 lett. c), della legge 9 dicembre 1998, n. 431 nonché dall’art. 53 del Codice del Turismo, D.Lgs. 79/2011, “Locazioni ad uso abitativo per finalità turistiche” secondo cui “gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati, sono regolati dalle disposizioni del codice civile in tema di locazione.”

Il comma 4) della stessa legge 431 stabilisce che è necessaria la forna scritta per i contratti di locazione.

Questo é l'antefatto.

Il fatto che tu non abbia mai firmato contratti nelle tua vacanze potrebbe essere dovuto da:

- hai alloggiato in strutture ricettive (che, non facendo affitto ma, appunto attività ricettiva, non sono soggetti alla stessa normativa - ma ne hanno altre che la LT non ha), come B&B o Case Vacanza o affittacamere;

- hai alloggiato presso strutture che non fanno le cose in regola.

- negli altri paesi ci sono altre regole, altre leggi, quindi non é possibile stabilire se i posti dove hai alloggiato sono in regola oppure no (e comunque non starebbe all'ospite verificarlo, ma eventualmente, in Italia, all GdF, all'Agenzia delle Entrate, alla Regione e/o Comune).

 

Per quanto concerne la possibile soluzione rodata, credo che basti scaricarsi uno dei tanti contratti per finalità turistiche che trovi in rete... predisporne delle copie da compilare al momento del check-in (dovendo riempire solo i dati dell'ospite e del soggiorno, non é una incombenza particolare)

 

Per quanto riguarde le tasse: gli affitti percepiti (e giustificati dai relativi contratti e, possibilmente dalle relative ricevute) devono essere dichiarati nel 730/Unico nel quadro dei redditi da fabbricati (se sei proprietaria dell'alloggio). 

Il CAF o il commercialista, riporterà l'ammontare degli affitti al 95% se decidi di applicare l'aliquota marginale del tuo reddito, o al 100% se decidi di applicare la cedolare secca (che è pari al 21%).

La scelta della cedolare secca è possibile farla direttamente in sede di dichiarazione, ma ovviamente a patto che ci sia il relativo contratto sottostante.

 

PS:

A) Airbnb non é una tipologia di attività ricettiva. È solo un portale (come decine e decine di altri, magari meno famosi) a cui ti affidi per pubblicizzare il tuo alloggio in affitto e che ti cura anche l'incasso (e per questo fa pagare a te e all'ospite una commissione); non è  con Airbnb che stabilisci il rapporto di affitto;

B) non si devono portare gli incassi al netto delle commissioni airbnb perché i privati non possono scaricare i costi per il conseguimento del reddito (per questo, come detto prima, il reddito viene ridotto al 95%)

C) ricordo, solo per memoria, che tutti gli ospiti devono essere dichiarati alla Questura entro 24 dall'arrivo attraverso la procedura alloggiatiweb

D) per le locazioni turistiche, sarebbe più opportuno parlare di LOCATORE (invece di "host") e di CONDUTTORE (invece di "guest")

 

Miriam99
Level 2
Milan, Italy

Buongiorno Antonella, puoi per favore confermarmi che per la dichiarazione dei redditi basta passare alla commecialista l'elenco dei guadagni lordi

Grazie

Antonella95
Level 2
Rome, Italy

Ciao Miriam, sì, quelli più i costi servizio airbnb.

Mi spiego.

mi trovo proprio in questi giorni a creare un file exel dove riporto:

 

-i guadagni lordi dei GUEST presi dalle prenotazioni airbnb

-le fatture date DA airbnb del servizio piattaforma e che per me rappresentano un costo da scalare dal lordo,

o finisce che pago il 22% di iva anche su quelli che ho invece dato ad airbnb.

 

-una stampa pay pal (o estratto conto a seconda del tuo metodo di pagamento predefinit) 

che mi serve a controllo, perché sono una pasticciona con i numeri.

 

Quando scaricherai l'elenco dei guadagni lordi, vedrai che il file CVS è una S C H I F E Z Z A 

se non lo hanno modificato negli ultimi mesi.

Per questo creo un excel, o la mia commercialista non lo leggerà mai..

Spero di averti risposto, 

Antonella

 

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Antonella95  @Miriam99

 

Scusate se mi intrometto, ma mi permetto di fare una precisazione in merito al termine "lordo" degli incassi.

L'importo lordo è quanto pattuito con l'ospite per il soggiorno.

Ad esempio: 70 euro al giorno x 7 giorni = 490 euro + 30 euro pulizie = 520 euro.

In questo esempio, 520,00 euro, rappresentano l'incasso effettivo, che dovrà essere riportato in dichiarazione dei redditi.

La normativa prevede poi che tale importo sia ridotto al 95% (una sorta di forfettizzazione dei costi).

Quindi, 520,00 x 95% = 494,00.

 

Che poi, ci sia una commissione Airbnb ipotizziamo del 3%+iva (3,66%), pari a 19,03 euro, non va ad impattare sull'ammontare da dichiarare.

Le imprese, che fanno un bilancio, possono determinare l'utile netto da una differenza tra RICAVI e COSTI; i privati NO.

 

Per capire meglio questo concetto, basta pensare alla modalità di Booking, che a differenza di Airbnb, non bonifica il netto tra canone concordato e commessione Airbnb, ma bonifica il totale a favore dell'host e poi addebita a parte le sue commissioni.

In quel caso, la fattura delle commissioni, dove andreste a posizionarla nella dichiarazione dei redditi?

Non c'è un quadro che consenta, oltre alle previste detrazioni e deduzioni (spese mediche, interessi su mutuo, ristrutturazioni edilizie... e poche altre) di poter detrarre alcunchè.

 

Chiedete conferma al commercialista.

@Miriam0 leggi i post di Roberto, sono molto dettagliati;

 

Grazie Roberto, come in precedenza copio e riporto alla commercialista.

Come partita iva, speravo di eliminarmi quei quasi 20 euro per airbnb 🙂 

buona serata

Antonella

 

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