@Jana204
Siccome per i privati, che affittino case o forniscano "esperienze" non c'è l'obbligo della tenuta di libri contabili, bollati, vidimati, ecc., la dichiarazione dei redditi resta nella correttezza ed onestà fiscale del contribuente, che ha l'obbligo (materiale e morale) di "dichiarare" (per questo si chiama dichiarazione dei redditi) tutti i ricavi conseguiti.
Nel caso di accertamenti, da parte dell'Agenzia delle Entrate e/o della Guardia di Finanza, avere dei supporti che aiutino a far quadrare i conti (ricevute, estratti conto, ecc.) può sicuramente servire.
Ma un eventuale report di Airbnb (questo vale appunto sia per le case che per altro) servirebbe unicamente come promemoria (credo con scarica CSV), benchè ritengo sia caldamente consigliato tenere comunque una propria memoria di quello che si è fatto.
Il report di Airbnb è relativo, perchè sia per gli affitti che per le esperienze, non sta scritto da nessuna parte che Airbnb sia il partner esclusivo: si può affittare o fornire esperienze anche attraverso altri portali, conoscenze personali, agenzie, precedenti ospiti che ritornano, ecc. ecc.
Quindi la risposta è: i redditi si dichiarano (assumendosene la responsabilità in merito a correttezza e completezza dei dati) a fine anno; in ogni caso meglio organizzarsi per avere più strumenti possibili in caso di accertamenti (ad esempio, rilasciare ricevute datate e numerate progressivamente potrebbe aiutare).