@Simona257
Al momento non vi é una relazione diretta tra annuncio Airbnb e contribuente.
Ovviamente é il proprietario dell’alloggio che deve dichiarare i redditi da affitto derivanti dall sua proprietà (quindi gli affitti derivanti dalla casa di tua madre li deve dichiarare tua madre, quelli derivanti dalla casa di tuo padre, li deve dichiarare tuo padre).
Come dicevo, per il momento non c’é ancora una relazione diretta.
Per cui, se anche l’annuncio é a nome tuo, non succede nulla (meglio comunque se gli iban di accredito sono dei rispettivi proprietari).
Ma dall’anno scorso, gli intermefiari (come i portali tipo Airbnb) per legge hanno due obblighi:
- trattenere sugli incassi dei soggiorni, una quota del 21% a titolo di anticipo di imposta (e poi a fine anno certificare al titolare dell’annuncio quanto trattenuto, in modo da poterlo scaricare in sede di dichiarazione dei redditi);
- comunicare tutti i dati all’Agenzia delle Entrate dei soggiorni (quindi locatore, locatario, periodo, prezzo, ecc.).
Per il momento Airbnb é inadempiente su questi due obblighi, ma é da ritenere che prima o poi dovrà adeguarsi (vedremo se per l’inadempienza verrà multato come previsto).
E quando si adeguerà, sarà un bel problema riconciliare dati, trattenute, certificazioni, accrediti bancari, dichiarazione dei redditi, contribuenti, ecc in un eventuale pasticcio tra titolare dell’annuncio ed effettivi proprietari contribuenti.
Quindi, per concludere: la cosa miglio da fare é che ogni proprietà sia coerente con il titolare dell’annuncio e con l’iban relativo.
E i contratti di affitto, siano intestati al proprietario.
ps: ti anticipo la prossima domanda: SI, si devono fare contratti scritti e firmati per tutti i soggiorni, anche quelli di pochi giorni.
