@Emilio7, si può aprire una Partita Iva Agevolata A Forfait:
a) se si rientra nei parametri per l'anno precedente ed è la prima volta che si apre una P. Iva;
b) se si rientra nei parametri per l'anno precedente e si ha già una P. Iva (Minimi, Ex Minimi, Ordinaria che sia, a patto che appunto nell'anno precedente si siano verificate una serie di condizioni, che se serve al bisogno citerò su richiesta);
c) se si rientra nei parametri per l'anno precedente e si è avuta già in passato una P. Iva ma poi per vari motivi è stata chiusa (ma attenzione, ci sono appunto una serie di parametri).
Insomma, nuova o non nuova non importa (quello semmai importa per definirsi Start-Up oppure no). Anzi, per alcuni il passaggio all'Agevolata E' OBBLIGATORIO, perchè ormai gli altri tipi di regimi agevolati stanno scadendo o sono già scaduti.
Riguardo al secondo punto, certo, in via teorica nessuno impedisce ad una Locazione Turistica o Pura di aprire una P. Iva, nè Ordinaria, nè Agevolata A Forfait (ma sicuramente ormai non nei Minimi o Ex Minimi se è una nuova apertura, giacchè non esistono più come scelta). Infatti la Locazione semplice è normata dal Codice Civile su tutto il territorio nazionale, statale, oltre che però limitata a volte da certe Regioni (e assoggettata da certi comuni soltanto alla Tassa o Imposta di Soggiorno). Se una Regione, dunque, è restrittiva come la nuova Legge in corso di approvazione della Toscana, anche le Locazioni DOVRANNO SOTTOSTARE AI CRITERI STABILITI DALLA PROPRIA REGIONE. Se invece una Regione, come la Regione Umbria, ama l'abusivismo e al momento (secondo la legge vigente del 2013, ma ce n'è un'altra in corso di approvazione) non prevede alcuna limitazione per le Locazioni semplici, allora sarà in capo al Proprietario o Gestore soltanto decidere caso per caso SE APRIRE O MENO UNA PARTITA IVA (ma vi prego, non mi fare ripetere di nuovo i Criteri di Occasionalità, Saltuarietà, Non Organizzazione di un'attività, li trovate nell'apposita Room ''Normative e Tasse'' e pare che al momento non riguardino chi loca da proprietario un proprio immobile!).
Se dunque una Regione NON SI ESPRIME come nel caso dell'Umbria, e se è vero che i proprietari del proprio immobile locano senza limitazioni di sorta in quanto non soggetti a criteri di imprenditorialità e non imprenditorialità (a differenza di chi subloca a terzi un immobile o una parte di esso non di proprietà), allora di fronte al combinato disposto di queste due condizioni, per quale motivo un cittadino che loca la propria casa dovrebbe aprire P. Iva? Io direi solo per evitare possibili contestazioni future, visto che questa materia non è chiara. In altri casi, invece, come detto, i paletti li stabilisce la stessa Regione (più o meno legittimamente, come si è visto nel Lazio di recente!). Altre volte sarà il privato che per suoi motivi preferirà aprire per suo conto una P. Iva, senza che glielo chieda nessuno. Altre volte ancora sarà chi subloca immobili non propri che lo giudicherà conveniente ed adeguato, considerando e soppesando il ''criterio di imprenditorialità'' e il ''criterio di non imprenditorialità''. I riferimenti normativi sono il Cod. Civ., alcuni DPR (soprattutto uno) statali del Presidente della Repubblica, e il TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi), oltre che varie Circolari Ministeriali dell'Amministrazione Finanziaria, ed alcune Risposte a Quesiti pertinenti dell'Agenzia delle Entrate. In più io ho avuto la possibilità di leggermi alcuni Verbali della G.d.F. (ma erano riferiti a strutture Extralberghiere ricettive, e non a Locazioni).
Un cordiale saluto, D. : )
PS: chi pensa di poter decidere con certezza in modo sicuro, calcolando alcuni numeri alcune cifre alcuni aspetti insomma QUANTITATIVI, si troverà molto deluso, perchè al momento di QUANTITATIVO non c'è nulla in Italia. Tutto è VALUTABILE CASO PER CASO, e dunque DISCREZIONALE, e SOGGETTIVO. Ciao.