@Ciao @Nicoletta14 @Erika22
è necessario stipulare un contratto di locazione di tipo turistico, tra il proprietario e l'ospite, non soggetto a registrazione se la durata di pernottamento non supera i 30 giorni. Durante la dichiarazione dei redditi viene richiesto al proprietario di giustificare tramite documentazione quanto dichiarato.
I compensi ricevuti tramite AirBnb sollevano il proprietario dall’onere di rilasciare ricevuta all’ospite poiché quest'ultimo si ritroverebbe con una doppia ricevuta rilasciata sia dal proprietario sia da AirBnb.
Airbnb rilascia all’ospite una ricevuta per l’intero importo da lui versato con maggiorazione 6-12% di commissione che non corrisponde all’importo percepito dal proprietario poiché, al proprietario, la piattaforma applica una commissione del 3%. L'host sarebbe quindi costretto a rilasciare una ricevuta all’ospite per un importo diverso da quello da lui versato.
Le fatture di Airbnb riportano la data in cui è stato effettuato il servizio, cioè la transazione economica e non la data dell’inizio del soggiorno a riprova del fatto che si tratta di un’intermediazione finanziaria.
Nel caso di Airbnb la transazione avviene tra la piattaforma e il proprietario e il rapporto fiscale si genera tra le due parti, motivo per cui dichiarerei solo la somma realmente percepita tramite bonifico. Molti proprietari, non sentendosi sicuri ai fini fiscali, dichiarano il lordo e conservano le fatture delle commissioni di Airbnb per attestare la differenza tra quanto dichiarato e quanto realmente percepito.
Se prevista, per la tassa di soggiorno, il proprietario dell'alloggio deve rilasciare al cliente una ricevuta riportante l'avvenuto pagamento e provvedere a riversare al Comune le somme incassate a titolo di imposta.
Obbligatoria la segnalazione alla questura degli ospiti attraverso il portale AlloggiatiWeb. Bisogna telefonare alla questura di zona e presentare la documentazione richiesta per entrare in possesso delle credenziali di accesso necessarie per la segnalazione.