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a qualcuno è arrivato da pagare il canone speciale Rai x la televisione di 203,00 euro in quanto detentore di a...
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Il DL 50/2017, la cosiddetta "Manovrina Airbnb" (che coinvolge tutte le piattaforme internazionali dedicate agli affitti brevi) è stata motivata dal "recupero" di un poderoso gettito fiscale, dando erroneamente per scontato una pressoché totale evasione fiscale ad opera dei proprietari che concedono in locazione, senza erogazione di servizi alla persona di tipo alberghiero, immobili con finalità turistiche di durata inferiori a 30 giorni.
Numerosi emendamenti presentati al Decreto Legge (che dovrà essere convertito in legge dalle Camere) richiedono tuttavia a gran voce di introdurre una limitazione che rischia di rendere del tutto vana la natura stessa del Decreto.
In particolare *** si chiede di vietare le locazioni inferiori a 8 giorni *** per tutti coloro i quali non svolgono tale attività in forma d'impresa, in possesso quindi di P.IVA e per un *** massimo di 60 giorni complessivi *** nel corso dell'anno.
Tale richiesta ha il solo scopo di "blindare" e consegnare i soggiorni di durata inferiori a 8 giorni al solo comparto alberghiero tradizionale.
È questo a nostro parere il subdolo tentativo promosso da giornalisti compiacenti e associazioni di categoria incapaci di adeguarsi ad un nuovo modello di turismo.
L'ultimo Report diffuso da Airbnb dimostra che il soggiorno medio degli ospiti in Italia che prenotano attraverso la famosa piattaforma dedicata agli affitti brevi è pari a 3,2 notti. Gli emendamenti volti a limitare i soggiorni di durata inferiore a 8 notti metterebbero di fatto fuori gioco la piattaforma e la quasi totalità degli Hosts italiani, sottraendo allo Stato la possibilità di tassare attraverso Airbnb 394 milioni di euro incassati dai proprietari, unica motivazione alla base del Decreto Legge.
FATTORE SHARING,
L'IMPATTO ECONOMICO DI AIRBNB IN ITALIA
(questo report illustra la community di host su Airbnb e il suo impatto in Italia nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2015 e l’1 gennaio 2016. Tutti i dati sono relativi a questo intervallo di tempo e, se non diversamente speci cato, sono tratti o dai dati di proprietà di Airbnb o da un sondaggio al quale hanno partecipato host e ospiti in Italia nel corso del 2015. Fanno eccezione i dati relativi alla lunghezza del soggiorno negli hotel, che sono invece tratti dal rapporto sul turismo relativo al 2014 dell’Istituto Nazionale Italiano di Statistica.)
3,6 Milioni di Ospiti in arrivo nel corso del 2015;
3,6 notti, Durata media del soggiorno di un ospite;
3,0 notti durata media per gli hotel tradizionali;
3,2 notti Durata media del soggiorno di un ospite a Firenze;
3,7 notti Durata media del soggiorno di un ospite a Roma;
3,2 notti Durata media del soggiorno di un ospite a Milano.
NUMERO DI ANNUNCI PER HOST:
4% Più di 4 annunci;
9% da 3 a 4 annunci;
87% Da 1 a 2 annunci;
44% Host che affittano soprattutto la prima casa.
ALTRI DATI:
49% ha un reddito familiare di 22,200€ /anno, inferiore alla media nazionale;
28% Ospiti che, senza Airbnb, non si sarebbero recati in Italia;
€394 Milioni, Reddito percepito dai nuclei familiari;
€2130 Milioni, Stima della spesa degli ospiti presso le attività commerciali locali;
38% del proprio budget speso presso le imprese locali;
738 milioni di € spesi in ristoranti e bar;13 milioni di cene consumate in Italia dagli ospiti tramite Airbnb.
Fonte: ILSOLE24ORE
@Roberto143 Scusa, ho letto troppe cose e sono sinceramente confusa. Avevo capito che gli emendamenti (quelli degli otto giorni minimi per intenderci) non erano passati. Per la tassazione (secondo me sia chiaro) è un altro. Per chi opera a termini di legge non cambia una virgola. Vorrà dire che chi finora non ha pagato le tasse si troverà a doverle pagare e smetterà di affittare sottocosto. Detto questo mi potresti spiegare che cosa esattamente è successo da causare cotanto pessimismo??? Grazie
Gli emendamenti sono stati ritirati o respinti, ma il Governo ha riformulato il decreto, inserendo alcune modifiche, che senza indicare in modo esplicito delle limitazioni, prevede di rimandare ad una decreto ministeriale la definizione dei criteri di imprenditorialità ( quindi con la possibilità di recuperare quei criteri - 8 giorni, max gg anno, n.ro abitazioni, ecc. - che si temeva venissero approvati).
Quindi, siamo sostanzialmente da capo a dodici.
E stasera è stata chiesta la fiducia sul DL (che non contiene solo la norma che interessa noi) e quindi é evidente che il decreto andrà al Senato così e che poi presumibilmente anche al Senato verrà confermato.
Non possiamo fasciarci la testa oggi, ma certo non c'è da essere ottimisti.
Non ci sarà il ping pong camera e senato. Si va di fiducia e quindi è probabile la partenza immediata.
La fiducia deve essere votata distintamente dalle due Camere.
@Cinzia29, ciao, gli Emendamenti peggiori in effetti al momento non sono passati. Poi diciamo che non per tutti erano ''negativi'', ad esempio per chi li proponeva e per gli interessi che tutelavano erano ''positivi''. Diciamo che per la ''locazione turistica'' senz'altro rappresentavano un netto peggioramento rispetto al passato, e probabilmente anche di riflesso anche per Airbnb e, in misura minore, per Booking. Tuttavia, come già ti ha detto Roberto, la questione è solo rimandata ad altro decreto successivo che dovrebbe definire i termini dell'imprenditorialità o meno delle ''locazioni'', per cui il pericolo, se così lo vogliamo definire, non è sventato per sempre nè di certo. Ancora comunque niente è definitivo e nessuno deve modificare alcunchè di ciò che sta facendo. Se posso consigliare qualcosa, consiglio a tutti nel frattempo di rendere intellegibili i propri annunci, di far cioè capire a chiunque legga chi è il proprietario, chi è il gestore, chi è il locatore, chi è il sublocatore, che tipologia ricettiva viene pubblicizzata, dove si trova, che tipo di redditi produce, se ha partita iva, se non ha partita iva, se la partita iva è stata già riconosciuta da Airbnb e precedentemente dal portale delle partite iva comunitarie VIES, se si opta o meno per la Cedolare Secca al 21%, ecc., e, limitatamente a chi abbia una SCIA o una Comunicazione iniziale per ''locazione turistica'', per lo meno far capire denominazione e tipologia gestita o posseduta, e volendo anche estremi della Scia o Comunicazione con data della stessa. In assenza, solo i punti precedenti. Solo così facendo, qualunque cosa verrà decisa, si sarà pronti - sia Hosts sia Locatori sia Portali stessi - ad affrontarla nel minor tempo possibile e con minore dispendio di energie e cambiamenti possibili. Poi se qualcuno non vorrà farlo e non vorrà prepararsi, è libero di farlo, andrà solo a suo svantaggio. Ciao! ; )
hai detto bene te, niente ti devi aspettare fino a che Airbnb non ti comunica qualcosa. E può anche comunicarti che non intende incassare più per te come alcuni portali hanno già comunicato agli host, lasciando on-line i soli pagamenti delle commissioni. Io preferirei, ma sembra proprio non faranno così e forse hanno già chiarito...ma in realtà la decisione ancora non la hanno presa direi.
In Svezia ci sono delle regole e tutti sicuramente le rispettano molto più di qua. Bisogna ammettere che airbnb in Italia secondo tutte le statistiche ufficiali degli anni scorsi era piena di annunci irregolari. Il problema qui secondo me è che non sono previsti controlli adeguati da parte delle autorità competenti, è ridicolo che gli uffici della mia regione che mi danno il permesso, proprio a tutela di quel permesso ed in rispetto mio che lo ho chiesto, non facciano adeguati controlli. Confrontando i loro permessi con le case presenti in Airbnb ed altri portali almeno gli anni scorsi ma anche ora secondo me avrebbero scoperto in 7 giorni lavorativi centinaia di alloggi irregolari, tutti.
Ciao
e preso da manie di protagonismo mi rispondo pure da solo...se fossero stati fatti i controlli adeguati oggi ci ritroveremo con prezzi più alti e più soldi per la gente che rispetta le regole, gli altri a casa o dopo una multina di nuovo qua. Per quanto riguarda la maggior parte delle strutture qua presenti è sempre stato piuttosto semplice essere in regola...a maggior ragione queste capre che danno i permessi dovevano fare controlli capillari, non c'erano scusanti.
Scusate, si potrebbero calare i prezzi in modo che chi desidera un affitto di pochi giorni possa restare quanto vuole stipulando un contratto turistico di otto giorni,con la stessa cifra. Fregati
!