@Alberto1535 Caro Alberto, lo prendo come un complimento, benché - credimi - a Venezia ci sono delle vere meraviglie in affitto. E io sono nella media piena, ti assicuro.
Però, insisto, credo che la differenza stia proprio in ciò che è in dotazione.
Faccio un esempio banale: recentemente sono andata a Roma con Airbnb in un appartamento magnifico. Per me era bellissimo, in un quartiere che amo molto, in un palazzo ricco di fascino umbertino. Appartamento con soffitti altissimi, tagliato da architetto, arredato con grande gusto, un bagno da mille e una notte. Sono stata benissimo e ho dato il giusto feedback eccellente. Il prezzo credo fosse commisurato al luogo (Capitale) e anche alla bellezza del posto.
Tuttavia c'era una piccola nota stonata.
In un appartamento così bello mancava decisamente il minimo sindacale in quanto ad accessori da tavola e cucina. Nessuna tovaglietta, quattro tazze spaiate, non un piatto che si combinava con l'altro, tre posate in croce, bicchieri da poco. Nessun genere di stoviglia almeno un poco più "complessa" (una zuppiera, un piatto da portata). Per carità, se devo stare a Roma tre giorni, di certo mangerò fuori, ma se ci fosse stato almeno un bel set per la prima colazione o per un aperitivo comme il faut, avrei avuto la perfezione. E ho notato queste mancanze che non si combinavano con il prezzo complessivo un poco sopra la media per il tipo di offerta.
Per me non si possono pretendere prezzi alti se non c'è cura nella scelta degli accessori. Non c'è alcun bisogno di mettere argenterie o pentole Agnelli, ma non puoi darmi quattro tazze spaiate e tre piatti di cui uno sbeccato... tutto il resto, se non fosse che il posto era davvero bello, potrebbe scricchiolare.
Così come un appartamento meno rutilante recupera e si esalta senz'altro se il tappetino del bagno è scelto con attenzione, se gli asciugamani sono belli, se le lenzuola sono curate almeno un poco (non c'è bisogno del bisso di lino...).
Il viaggiatore che va in casa d'altri nota ancora di più questi particolari perché è portato a considerare la casa d'altri come una succursale della propria (cosa che in albergo non fa ed è più attratto dai saponcini del bagno...): osserva che tipo di tenda è questa ("potrei copiarla"), come il padrone di casa ha risolto l'annoso problema di come stoccare la carta igienica in modo elegante, che tipo di mug è stato scelto per la prima colazione, il colore delle coperte o se c'è un tocco di esotismo che sta sempre bene negli arredamenti moderni.
In sostanza, la parola d'ordine è: carattere, carattere, carattere. Con equilibrio e senza prevaricazione.
Il carattere di un posto ne determina il valore anche economico.