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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Buonasera stasera si è riunita l'assemblea di condominio con l'intento di negarmi la possibilità di continuare con il mio AIRBNB,
ritengono che avrei dovuto chiedere un permesso. Si lamentano di queste presenze "estranee che turbano la loro serenità" !!
Qualcuno può dirmi se è legale questa decisione e se posso oppormi in qualche modo. Devo rivolgermi ad un legale.
Grazie per il vostro aiuto
Maria
Il contratto è necessario anche per una sola notte. Oltre al contratto di affitto - ricordo che è valida solo la copia firmata e in italiano - si deve, anche per una sola notte:
1. segnalare gli inquilini al sito alloggiatiweb della polizia
2. Ove richiesto dal Comune segnalare gli inquilini/turisti ai fini Istat
3 Ove richiesto dal Comune riscuotere la tassa di soggiorno e dove esista un accordo airbnb e Comune per la stessa, riscuoterla per gli inquilini che non provengono dalla piattaforma.
4. Predisporre un blocchetto per le ricevute da rilasciare agli inquilini (se richieste) e la marca da bollo per quelle di importo superiore a 77,46 euro.
@Barbara1789 faccio tutto questo, inoltre in quello che scrivi manca il CODICE IDENTIFICATIVO, ed io Ho Anche quello, faccio tutto l' unica cosa che non sapevo che il contratto va fatto anche per 1 notte. Grazie infinite per aiutarmi nel capire Quest a cosa.
Il contratto va fatto (anche per una notte) per molteplici motivi:
- in ottemperanta alla legge 431/98 che prevede la forma scritta per i contratti di locazione;
- per una salvaguardia del proprietario, se nel contratto vengono riportate le clausole normalmente previste nei contratti di affitto;
- per non essere scambiati (dalla GdF) per attivitá ricettive (come i b&b, gli affittacamere, le case vacanze) che in quanto tali non devono fare contratti, come gli hotel (sono contratti atipici).
A fronte di un “affitto” c’è un contratto scritto.
La durata (1 notte, 1 settimana, 1 mese, 4 anni) non incide sulla forma, che resta la stessa.
Oltre i 30 giorni deve anche essere registrato all’Agenzia delle Entrate.
ps: se il soggiorno va bene e non ci sono problemi di sorta, non ti viene fatto nessun controllo o accertamento, allora il contratto alla fine risulterá inutile... quello di una notte come un 4+4.
ma in caso contrario?
non intendevo sottintendere che tu non fossi in regola con gli adempimenti. Credo sia utile riepilogare i principali passi per essere in regola quando si hanno richieste in tal senso. Si tratta solo di una mia opinione -)))
Il codice unico non è stato menzionato perché non tutti i Comuni/Regioni ne hanno uno e chi lo ha lo chiama con nomi diversi a seconda della Regione/Comune in cui opera. E io non sono un URP di un Comune ma un semplice utente informato: abbastanza informato ma non un professionista. -)))
Ovviamente faccio le ricevute con la marca da bollo quando supera 77,47 e pago le tasse
@Tiziana129 , se fai locazione non sei tenuta a dare la ricevuta e puoi risparmiarti i 2€ di marca da bollo.
le locazioni non sono tenute a dare ricevuta neanche a fronte di richiesta?
Boh, forse a richiesta sì, ma perchè mai uno dovrebbe chiederla? C'è già il contratto, molto più "ufficiale" di una ricevuta non fiscale.
Mamma che confusione, ho chiamato la Regione Lazio e per quanto riguarda il contratto per chi fa locazione turistica, ha così risposto: ogni regione fa cose diverse e la Regione Lazio per 1 notte non è necessario fare il contratto . CMQ a me tempo fa mi chiamò la finanza per i controlli e mi chiese 4 cose ( iscrizione al comune, iscrizione alla Regione, iscrizione al portale della polizia E ricevute). Ma io insistetti nel voler esporgli anche CODICE IDENTIFICATIVO ( nel Lazio obbligatorio) E Radar . ( Che confusione ). MA 1 LEGGE UGUALE IN TUTTA ITALIA NO?
Credo che @Susanna0 e @Salvatore199 possano risponderti meglio di me. Tuttavia le Regioni - inclusa la Regione Lazio - non hanno competenze negli affitti - di qualunque lunghezza essi siano. Chi affitta lo fa in base al Codice Civile da cui conseguono le regole. Quindi il funzionario si sta occupando di qualcosa sulla quale non la Regione non ha competenze. Poi ognuno si regola come crede, tuttavia a norma di legge senza contratto non esiste locazione che sia per una notte o per quattro anni da rinnovare.
Nel 2011, con la modifica del titolo V della Costituzione, le competenze in tema di Sanità e TURISMO sono passate dallo Stato alle Regioni.
Da allora, quindi, ogni Regione ha il potere di legiferare nel merito del turismo, stabilendo regole specifiche per le caratteristiche del proprio territorio.
Questo in parte é alla base della motivazione di queste attribuzioni di competenze: una Regione come la Sicilia potrebbe avere esigenze diverse rispetto alla Valle d’Aosta; d’altra parte, su alcuni aspetti questa differenza di vedute porta come minimo ad un po’ di confusione (prendiamo ad esempio quello che é possibile offrire come colazione per i bed&brekfast).
Fatta questa premessa, va precisato che la LOCAZIONE TURISTICA, a dispetto del nome (che sia turistica o breve) non rientra nelle competenze delle Regioni, ma fa riferimento esclusivamente all’art 1571 cc.
Sulla locazione turistica le Regioni non possono legiferare. Tant’é vero che diverse leggi regionali sono state impugnate ed annullate, proprio perché hanno provato ad invadere un campo non di loro competenza.
Ovviamente possono - a latere della normativa civilistica - richiedere ad esempio una comunicazione preventiva di inizio di locazione (non una SCIA, una autorizzazione, ma solo una comunicazione) e la segnalazione degli ospiti (tramite Radar o Turismo5 o altro), per avere una giusta informazione della capacità ricettiva del proprio territorio e una analisi statistica dei flussi, per poter attuare corrette politiche sulle infrastrutture.
Ma chiedere lumi sulla locazione turistica ad una Regione non é la strada giusta per ottenere delle informazioni corrette (oltre al fatto che non tutti gli addetti dei vari servizi sono a conoscenza di tutto lo scibile della materia).
Per quanto detto sopra é importante, per una locazione turistica, sottoscrivere un contratto di locazione (a prescindere dalla durata): diversamente, si può essere scambiati per una attivitá ricettiva che rientra sotto il controllo delle Regioni, fiscalmente non può accedere alla cedolare secca ma dichiara nei redditi diversi, deve attenersi alle normative regionali su spazi e giorni di apertura annui, insegne, ecc.
Ovviamente ci sono normative “trasversali”, come ad esempio la segnalazione ad alloggiatiweb, che é prevista per tutte le forme di ospitalitá, dalla semplice locazione al bed&breakfast o affittacamere, ecc.
Cosí come per l’imposta di soggiorno, che invece é di competenza Comunale.
Per concludere: la “quietanza di pagamento” per una locazione, é obbligatoria dietro richiesta del locatario (ma ovviamente é possibile rilasciarla facoltativamente quando si crede), ed é solo in apparenza simile alla “ricevuta”, che invece é obbligatoria per tutte le attivitá ricettive vere e proprie (e quindi attivitá commerciali).
Ci sono dei passi da fare i legali non centrano nulla. I condomini non possono fare nulla se i documenti sono in regola. Se lei ha presentato la scia turistica dell'appartamento, le hanno dato le credenziali su portalealloggiati e ha parlato con la questura, ha le credenziali su turismo5 e stay tour regionale non possono fare nulla i condomini. E poi mi meraviglio di questo post perche' invece di preoccuparsi della sicurezza dei condomini, dovrebbe preoccuparsi delle conseguenze per la violazione del mancato pagamento dell'imposta di soggiorno e della mancata registrazione per il decreto sicurezza.